Restauro del campanile della Chiesa del Carmine:
un cantiere aperto a nuove e stimolanti esperienze
Da qualche settimana il Campanile della Chiesa del Carmine della Città di Andria risulta ingabbiato da un ponteggio, ciò ha suscitato domande e anche curiosità tra i cittadini. La realizzazione del ponteggio è indispensabile per procedere agli inderogabili interventi di restauro del Campanile. È opportuno ricordare che il Campanile ricade nel complesso conventuale del Carmine che, oltre alla Chiesa, ospita il Seminario Vescovile e al piano terra la Biblioteca diocesana.
«La Diocesi di Andria -spiega don Mimmo Basile Vicario Generale- in continuità con le iniziative attivate per i restauri di San Domenico e San Francesco, ha deciso di continuare ad adottare un approccio strategico e formalizzato nella conduzione dei lavori con il coinvolgimento delle scuole e con un’azione mirata di informazione costante.
In pratica, l’obiettivo di questa iniziativa denominata “CANTIERE APERTO” è quello di mostrare alla città gli esiti del lavoro legato all’intervento di restauro del Campanile della Chiesa del Carmine (finanziamento CEI) e della ristrutturazione della Biblioteca diocesana (oggetto di un finanziamento della Regione per i Beni ecclesiastici) che per un ‘gioco del caso’ si stanno realizzando contemporaneamente. Ciò per rendere partecipi tutti i cittadini dei lavori in corso e dell’importanza storico-artistica del complesso conventuale. Questo approccio è nato dalla consapevolezza che è possibile ribaltare l’immagine tradizionale dei cantieri, da fonte di disagio in opportunità di conoscenza, di dialogo, di costruzione di consenso».
Il progettista del restauro del campanile, arch. Rosangela Laera considera «elementi chiave da cui partire il valore simbolico del Campanile con la sua banderuola con il simbolo della stella mariana; la statua della Madonna inserita in un finestrone che guarda dall’alto la Città di Andria».
Don Basile, come Direttore della Biblioteca e Archivio diocesani sottolinea come: «cantiere aperto” è l’iniziativa simbolo di una visione più ampia di cantiere, che rinvia ad una immagine di Museo Archivio e Biblioteca in continuo divenire e che crescono con una partecipazione collettiva di visitatori, studiosi, scuole, lettori, associazioni, istituzioni…tutti, come in un cantiere aperto, con ruoli e compiti diversi, ma tutti con un contributo determinante! Anche i lavori della Biblioteca saranno occasione di partecipazione attraverso il cantiere e diverse altre iniziative da esso ispirate legate alla lettura ed ai libri».
Per questo motivo Museo Archivio e Biblioteca diocesani hanno aderito con “Cantiere aperto” alla #call4MAB dell’Ufficio nazionale per i beni ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI. E grazie al successo avuto sui social, l’iniziativa è tra le sei selezionate per la presentazione al Convegno di Verona del 13 e 14 maggio 2022 prossimi.