Presentazione del nuovo sito web del Venerabile Padre Antonio Maria Losito

Domani martedì 13 luglio 2021 alle ore 20:30

Si terrà domani martedì 13 luglio 2021 alle ore 20:30 presso la Chiesa Gesù, Maria e Giuseppe in Canosa di Puglia la presentazione del nuovo sito web del Venerabile Padre Antonio Maria Losito.
Interverranno:
S.E. Mons. Luigi Mansi, saluti e introduzione
Padre Enzo Lamendola, istituto storico redentorista Roma
Don Antonio Turturro, esperto in pastorale delle comunicazioni
Don Mario Porro, vicepostulatore
Prof. Michele Allegro, moderatore
Donato Mele, conclusioni.

Padre Antonio Maria Losito nato a Canosa di Puglia il 16 dicembre 1838 il religioso pugliese fu un santo subito convincente da vivente e dopo la sua morte.
Per il lungo apostolato esercitato in parte nella sua città natale, dove profuse tutto l’ardore missionario oltre a prestarsi quale restauratore dei monumenti sacri cittadini, si meritò l’appellativo di “Apostolo di Canosa”.
Stabilì come programma di vita “l’imitazione di Cristo”. Attento nella formazione del giovane religioso si adopera con l’impegno e l’entusiasmo di un padre per infondere nei giovani lo spirito del Fondatore, S. Alfonso: l’amore per la vita Redentorista, lo zelo per le missioni popolari.
Dal 1894-1907 maestro dei giovani novizi per circa 20 anni, 1907-1909 Rettore del Collegio di San Michele in Pagani (Sa) per 2 anni. Dal 1909-1917, Provinciale delle Comunità Redentoriste della Campania, della Puglia e della Calabria per 8 anni.
A Pagani riorganizza l’apostolato della Comunità che, in breve, si estende per tutte le contrade della pianura del Sarno, per l’agro nocerino, fino a Salerno. Intensifica l’assistenza spirituale al popolo paganese, tanto che il Collegio “di San Michele” diventa un centro religioso insostituibile per ogni ceto di persone.
Come Padre Provinciale cerca di incrementare il culto per fratel Gerardo, promuove l’ampliamento della Basilica di Materdomini (Av), erogandovi grosse somme, e viene appellato “il grande benefattore del Santuario”.
Morì all’età di 78 anni di mercoledì festa di San Camillo de Lellis. Il 9 aprile 1983, i suoi resti mortali, furono traslati, per richiesta unanime dei numerosi devoti, a Canosa nella Concattedrale Basilica di S. Sabino, nella cappella di Sant’Alfonso. La fama di santità che ha accompagnato la sua memoria fino al nostro secolo, ha spinto la Postulazione redentorista ad iniziare, nel 1938 e nel 1989, il processo di canonizzazione che è tuttora in corso.
Seppe leggere tutto con la sapienza cristiana, fiduciosa nella paternità e provvidenza di Dio
La sua vita anche se lontana nel tempo, conserva ancora oggi una particolare attualità nell’aderenza radicale al vangelo che la caratterizza. Sue note distintive furono la povertà, vissuta ed accolta come stile di vita, l’umiltà e la semplicità che espresse vivendo la vita di tutti, non proponendosi a nessuno, neppure ai suoi confratelli di cui fu solo per alcuni anni superiore provinciale, scegliendo per sé soltanto l’esercizio di quella carità che divenne per lui ideale fatto vita.