LE NOSTRE FESTE PATRONALI IN TEMPO DI COVID-19
CELEBRARE IL SIGNORE DELLA VITA
Cari Presbiteri e Fedeli delle Chiese di Puglia,
stiamo vivendo un periodo difficile che ci coinvolge come famiglia umana e
che impone limiti e disagi anche alle nostre comunità cristiane come mai avremmo
immaginato. Il covid-19 sta colpendo in modo violento alcune regioni della nostra
Italia e anche se, ringraziando Dio, la nostra Puglia sembra accusare danni limitati,
non possiamo non ricordare con viva partecipazione i malati e i morti che hanno
ferito anche la nostra terra.
In questo contesto noi Vescovi esprimiamo gratitudine per la generale
adesione responsabile alle indicazioni proposte dall’autorità governativa a
salvaguardia della salute di tutti, in particolare delle fasce di popolazione più deboli
e delle persone più esposte al contagio, come gli operatori sanitari.
Fra le norme che abbiamo osservato alcune hanno riguardato aspetti
importanti della nostra vita di fede, come la possibilità di celebrare insieme
l’Eucaristia e di manifestare la nostra devozione con feste e processioni: sono state
privazioni pesanti, ma che abbiamo vissuto consapevoli della eccezionalità del
momento e dell’attuale posta in gioco. Alcuni hanno dato voce al loro disagio
chiedendo pubblicamente di rimuovere totalmente questo blocco, ma la gravità
della situazione impone ancora molta prudenza e un grande senso di responsabilità,
per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora e ricadere in modo ancor più disastroso
nel vortice del virus.
Mentre abbiamo salutato con gioia la possibilità di tornare a celebrare
l’Eucaristia col popolo (pur con le necessarie misure di sicurezza) da lunedì 18
maggio, riteniamo che sia altresì importante offrire chiare disposizioni per le feste
patronali e parrocchiali, chiedendo che esse si limitino alle sole
celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni date dagli uffici diocesani
competenti. Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le
persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di
immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare
assembramenti.
Considerando infatti la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti
delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile
assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei
confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico
momento di diffusione del contagio e di dolore. Il vivo senso di responsabilità che ci
anima, ci spinge anche a vivere questi momenti di festa con maggiore sobrietà e
attenzione alle povertà accentuate dalla pandemia, manifestando la solidarietà delle
nostre comunità attraverso gesti significativi di condivisione.
Vi invitiamo, quindi, a vivere queste disposizioni con atteggiamento
intelligente e responsabile, consapevoli della gravità di questa epidemia che,
seppure in queste settimane sembra attenuarsi, rimane pur sempre estremamente
pericolosa e temibile.
Per questo, soprattutto in questo mese di maggio, non cessiamo di affidarci
alla protezione della Beata Vergine Maria, affidando alle sue cure materne le nostre
comunità e in particolare coloro che anche nella nostra Regione sono stati colpiti da
questo terribile contagio. Questa modalità di celebrare le feste care alla nostra
tradizione sarà un autentico inno a Dio Padre Amante della vita, che non può vedere
compromessa la salute dei suoi figli!
I Pastori delle Chiese di Puglia
Molfetta, 20 maggio 2020