Si terrà mercoledì 9 giugno 2021 la festa liturgica di San Riccardo, Patrono della Città di Andria e della Diocesi di Andria.
Il Vescovo Riccardo, uomo probabilmente istruito e preparato al sacerdozio in ambienti monastici, fu inviato nella sede di Andria durante il pontificato di Adriano IV (sec. XII).
La sua azione pastorale fu volta al risanamento dei costumi del clero e all’educazione cristiana del popolo.
Una testimonianza perduta d’archivio riportata dall’Ughelli attesta che Riccardo fosse ancora in vita nel 1196, quando trasferì le reliquie dei santi Erasmo e Ponziano presso la chiesa di San Bartolomeo.
È proclamato patrono della Città di Andria sotto il pontificato di Eugenio IV, dopo il rinvenimento delle ossa, nel 1438.
Per solennizzare la festa liturgica di San Riccardo, nella Chiesa Cattedrale di Andria “S. Maria Assunta in Cielo”, saranno celebrate le Sante Messe alle:
-ore 08:00 e 09:00
-ore 19:00 concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Luigi Mansi, Vescovo di Andria.
Il Vescovo, durante la celebrazione Eucaristica, conferirà il ministero dell’Accolitato e del ministero straordinario della Comunione ad alcuni laici.
La celebrazione serale sarà trasmessa in diretta su Tele Dehon, canale 18 e in hd 518, a partire dalle ore 19:00.
Con il conferimento del ministero dell’accolitato, il candidato è «costituito per aiutare il diacono e servire il sacerdote. Pertanto sarà suo compito curare il servizio dell’altare, aiutare il diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della messa; inoltre, distribuire, come ministro straordinario, la santa comunione tutte le volte che i ministri (ordinari) non vi sono o non possono farlo».
L’istituzione del ministero straordinario della Comunione: «richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. La Comunione ai malati, a partire dalla Messa domenicale, è inoltre espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia…e diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori».
La comunità ecclesiale accompagna il cammino di questi laici, con la preghiera affinché possano vivere, con pienezza e totalità di spirito i ministeri che la Chiesa, per le mani del Vescovo, conferirà.
(ger.a.)