XVII Settimana Biblica Diocesana

10-15 marzo 2025 - San Paolo Ap. - Andria

“LIETI NELLA SPERANZA” (Rm 12,12) La Terra promessa, dono e conquista dei pellegrini

 

Prima serata: NEL DESERTO
DI COME LÌ GUSTAR PRIMIZIE

Il prof. Paolo Rocca, biblista e docente presso la Gregoriana, accompagnandoci nella lettura di Nm 13-14, ci ha invitati a cogliere la speranza del “grappolo d’uva” che si può gustare anche nel deserto, nella misura in cui si è capaci di purificare lo sguardo, concentrandosi più sulla terra e sui doni di Dio, che sulle negatività e su quei giganti che in realtà sono solo ombre che rallentano il passo e gettano sfiducia. Gli Israeliti sono ancora nel deserto, ma hanno già davanti a sé un frutto della terra. Dov’è il grappolo d’uva? Nel deserto. Nel tuo presente.

Audio prima serata

 

 

Seconda serata: NELLA LOTTA
PIAGATI, MA NON PIEGATI

La prof.ssa Cecilia Caiazza, biblista e docente presso l’ “Auxilium” di Roma, ha fatto risuonare la voce dei profeti, la cui voce è credibile, solo in quanto afferrati dalla Parola. La speranza dei profeti non corrisponde tanto a prevedere il futuro, ma è saper vedere oltre già nel nostro oggi, attingendo a quella fontana zampillante che passa per le ferite del Crocifisso; come comunità di credenti siamo invitati a passare dal Trafitto al Risorto: un passaggio non automatico, perché richiede la lotta ogni qual volta ci confrontiamo e scontriamo con il dolore e la fatica del vivere quotidiano. La ferita ci ricorda che amare è sempre un po’ perdere, ma nella logica del Regno.

Audio seconda serata

 

 

Terza serata: NELLA COMUNITA’
LA SPERANZA CHE CI ACCORDA

Il biblista Ludwig Monti ha guidato la riflessione paolina sull’essere “lieti nella speranza”, partendo dal fatto che non si può annunciare la speranza a denti stretti, né pensarla come una “porta di emergenza”, da aprire solo in caso di necessità. La speranza richiede uno stile di vita, fatto di perseveranza, tenacia e condivisione: la speranza è per tutti, e come corda, ci accomuna e ci rende fratelli in cammino. Anche se con la dolorosa consapevolezza delle proprie fragilità, bisogna andare avanti senza darsi per vinti, e ricordare quello che disse il Signore a san Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12,9). Il trionfo cristiano ha sempre la forma di una croce, ma una croce che al tempo stesso è vessillo di vittoria. Al cristiano, alle comunità, il Risorto affida il compito di allenarsi al culto razionale, ossia all’offerta quotidiana della propria vita.

Audio terza serata

 

 

Quarta serata: NEL SORRISO
ANNUNCIARE LA SPERANZA CON GIOIA

Questo appuntamento si contraddistingue per la dimensione artistica e per il desiderio di intraprendere la “via della bellezza” che papa Francesco chiede nell’evangelizzazione (cf. EG 167). Il parroco e vignettista don Giovanni Berti (in arte “Gioba”) ci ha illustrato un modo diverso e alternativo di comunicare il Vangelo, mediante l’ausilio di vignette, con l’intento di mostrare come ci si possa accostare alla Bibbia, tralasciando i moralismi che mostrano un Dio troppo lontano, e adottando invece un approccio che possa favorire per ogni uomo, l’annuncio kerygmatico di un Dio che in Cristo Gesù ti ama, ti salva, è felice e ti vuole felice.

 

Audio quarta serata